Un ragazzo che si toglie la vita e qualcuno, passando nei pressi del luogo in cui è avvenuto il fatto, decide di prendere in mano il suo smartphone e inquadrare il cadavere per scattare una foto. Un’immagine che non è rimasta solo nella memoria interna del dispositivo, ma che è stata inviata tramite Whatsapp, popolare applicazione di messaggistica istantanea con un miliardo di utenti attivi nel mondo. In poche ore è partita una sorta di catena, con quella fotografia che è passata per centinaia di telefoni di cittadini di Bronte, dove si è registrato il suicidio e dove l’istantanea è diventata virale. Una sorta di sistema dell’orrore che ha agito con un moltiplicatore di destinatari.
Bronte, foto ragazzo suicida scambiata su Whatsapp. L’immagine del cadavere su centinaia di smartphone.
16 Settembre 2016, 05:08
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