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Bronte, foto ragazzo suicida scambiata su Whatsapp. L’immagine del cadavere su centinaia di smartphone.

Un ragazzo che si toglie la vita e qualcuno, passando nei pressi del luogo in cui è avvenuto il fatto, decide di prendere in mano il suo smartphone e inquadrare il cadavere per scattare una foto. Un’immagine che non è rimasta solo nella memoria interna del dispositivo, ma che è stata inviata tramite Whatsapp, popolare applicazione di messaggistica istantanea con un miliardo di utenti attivi nel mondo. In poche ore è partita una sorta di catena, con quella fotografia che è passata per centinaia di telefoni di cittadini di Bronte, dove si è registrato il suicidio e dove l’istantanea è diventata virale. Una sorta di sistema dell’orrore che ha agito con un moltiplicatore di destinatari.

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