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Trattori con bara sfilano per le strade dello shopping a Cagliari.

Dall’approdo fino al cuore della città. Dopo aver presidiato Piazza Yenne mercoledì e giovedì, oggi pomeriggio i trattori degli allevatori e dei coltivatori, che da martedì protestano al molo Dogane del Porto di Cagliari contro le politiche agricole dell’Unione Europea, hanno percorso – scortati dalla polizia locale – via Alghero, catturando l’attenzione dei cagliaritani che si trovavano nel centro della città. Nessuna bandiera o colore politico, solo i Quattro Mori.

Il corteo è stato aperto dal trattore di Giorgio Ghiani, coltivatore di cereali e foraggio a Guasila, trasformato in un carro funebre che trasporta una bara reale e un necrologio che dichiara “È morto il comparto agricolo”. «È una protesta che coinvolge tutti, capiamo di poter causare qualche disagio, ma da tempo lamentiamo le difficoltà che affliggono le nostre aziende agricole», spiega Roberto Congia, referente del comitato “Riscatto agricolo” che, insieme al Movimento Pastori Sardi, ha organizzato la protesta a Cagliari. «Non ci sposteremo da Cagliari finché non otterremo risposte, ma sicuramente nei prossimi giorni saremo molti di più. Abbandonare completamente le nostre aziende non è un’opzione, ma ci stiamo organizzando a turno».

I trattori degli allevatori e degli agricoltori, provenienti dal Medio Campidano, dal Sulcis, dalla Trexenta e dall’hinterland cagliaritano, rimarranno ancora al porto. Tuttavia, martedì, potrebbero unirsi alla protesta anche colleghi provenienti da altre zone della Sardegna.

Nel frattempo, dopo la parata nelle vie dello shopping cittadino, i manifestanti si preparano a trascorrere la quarta notte sotto i gazebo e nelle cabine dei mezzi, riscaldandosi con un piccolo fuoco acceso da giorni davanti al molo.

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