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I 40 anni di misteri di Katy Skerl: delitto, bara rubata, incendio a Cinecittà e connessioni con il caso Orlandi.

Il mistero di Katy Skerl: 40 anni di enigmi tra delitto, bara rubata, e incendio a Cinecittà. Le connessioni con il caso Orlandi emergono nel nuovo capitolo investigativo.

Una storia avvolta nell’oscurità, con dettagli macabri e errori investigativi macroscopici, vede protagonista Katy Skerl, una liceale sognatrice di 17 anni, brutalmente uccisa alle porte di Roma il 20 gennaio 1984. L’inchiesta, riaperta nel 2022 dopo il furto della sua bara dal cimitero Verano, svela legami con il caso Orlandi e si intreccia con un incendio misterioso sul set del film di Moretti, “Habemus Papam”.

Katy Skerl, alias Catherine, figlia del regista svedese Peter Skerl, è stata trovata strangolata a Grottaferrata, con il suo corpo posizionato in modo inquietante e segni di strangolamento evidenti. Il caso fu inizialmente accantonato, ma dal 2013 emersero collegamenti con il caso Orlandi, ricatti inconfessabili e un incendio sospetto a Cinecittà.

Il ritrovamento del cadavere nel 1984, la sua storia di vita, e la festa del sabato pomeriggio diventano i punti focali dell’indagine. Anche se inizialmente si sospettò di un maniaco, la connessione con l’omicidio di Grottaferrata svanì rapidamente, tranne per una breve fiammata nel 1984 con l’arresto di Maurizio Giugliano, noto come “il lupo dell’Agro romano”, ma senza prove sufficienti.

Il giallo si dissolve fino al 2013, quando Marco Accetti si autoaccusa del rapimento di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Accetti rivela collegamenti tra i due casi e sostiene che Katy Skerl sia stata uccisa per vendetta da un gruppo contrario al suo. Emergono nuovi dettagli nel 2015 riguardo a una tomba presunta vuota, e nel 2022, la cugina di Katy, Laura Mattei, presenta un esposto in Procura per aprire la tomba. La sorpresa arriva quando la tomba risulta essere vuota, con la bara rubata.

L’indagine si complica ulteriormente nell’agosto del 2022, quando lo scenario del film “Habemus Papam” di Moretti a Cinecittà va a fuoco in un incendio doloso. Le domande si moltiplicano, e il ruolo di Accetti come presunto artefice delle svelazioni guadagna credibilità. La cugina di Katy l’accusa del furto della bara, mentre nuovi testimoni vengono convocati per approfondire le connessioni. Con Erminio Amelio alla guida delle indagini, la verità sembra più vicina, ma il mistero rimane fitto, alimentato da una serie di coincidenze e colpi di scena.

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