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L’umoristica e ironica orazione funebre alla Fantozziana: un sorriso sulla nostra tragedia.

A pochi giorni dall’attesissimo debutto del “Fantozzi: Una Tragedia” al Teatro Nazionale di Genova con Gianni Fantoni, si presenta un nuovo omaggio alla figura del ragioniere più vituperato d’Italia con lo spettacolo “Com’era umano lui”.

Francesco Merciai, alla sua prima esperienza teatrale, sembra essere la scelta ideale per interpretare il ruolo, possedendo non solo il fisico adatto ma anche un’autoironia spiccata e una vasta conoscenza cinematografica che si estende a quiz, musica e arte. Questo attore fiorentino, proveniente da Reggello, si presenta come un interessante depositario di conoscenze e aneddoti, giocando con linguaggi e racconti in modo acuto e spiritoso, rassomigliando a un personaggio salottiero cinico e pungente, con tratti che ricordano Oscar Wilde o Paolo Poli.

Merciai, laureato in Lettere e Filologia Moderna con un Master in Editoria, ha trovato nella rappresentazione di Fantozzi una liberazione e un momento catartico. Ora, con la sua vocazione chiara e concreta, è incoraggiato a mettere il suo talento al servizio di sé stesso e del pubblico, grazie anche all’impulso di Lorenzo Degl’Innocenti, attore, regista e formatore.

Il Teatro Puccini, che ospita il debutto, merita lode per aver allestito questo Laboratorio, un ambiente più intimo con circa cento posti, che offre spettacoli di vario genere a prezzi accessibili, rivolti a un pubblico giovane e rappresentando un investimento positivo per la città.

Elisabetta Villaggio, figlia di Paolo Villaggio, ha concesso i diritti per portare in scena questa tragicomica orazione, che si svolge in un ambiente funebre con tanto di pulpito e bara, sponsorizzati dall’Ofisa, un’azienda fiorentina di servizi funebri.

Il personaggio di Merciai, in questa via crucis a tappe, si presenta come l’alter ego fantozziano, rivelando una prospettiva più profonda sotto la superficie del vittimismo di Fantozzi. Emergono aspetti nascosti, come la capacità di incassare le sconfitte e rialzarsi, che fanno di Fantozzi un’icona di resilienza italiana.

Il racconto, arricchito dalle apparizioni di personaggi come Pina, Mariangela, Filini, Silvani e Calboni, offre una carrellata delle situazioni comiche e tragiche che hanno reso Fantozzi un personaggio iconico nella cultura popolare italiana.

Fantozzi, con la sua capacità di affrontare le avversità e di persistere nonostante le sconfitte, è paragonato a Don Chisciotte, al Gatto Silvestro e a altri personaggi battuti ma tenaci. Merciai, dopo aver affrontato il ruolo di Fantozzi, è incoraggiato a lasciare la sua comfort zone e a esplorare nuove sfide teatrali, con l’augurio che le sue future performance saranno altrettanto brillanti e apprezzate.

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