Il Gruppo Archeologico Piansano ha offerto una spiegazione semplice ma affascinante. In un sarcofago fittile dipinto, pezzo di spicco dell’antiquarium del Comune di Piansano, si osserva il defunto in una posa classica da banchettante.
Questa posizione era comune per chi mangiava sui letti o triclini dell’epoca, permettendo così alla mano destra, generalmente dominante, di muoversi liberamente durante il pranzo.
Piansano, situato nella provincia di Viterbo nel Lazio, è ricco di vestigia etrusche, testimoniando un’antica storia. Questa area mostra un’abbondanza di tipologie sepolcrali diverse, evidenziando un’intensa attività e un benessere sotto l’influenza di Tuscania nel suo periodo di massimo splendore.
Le scoperte archeologiche includono una tomba ipogea con un’iscrizione etrusca, scoperta negli anni ’80 e successivamente studiata dall’Università La Sapienza di Roma.
Il territorio di Piansano ha continuato a rivelare la sua ricchezza storica con ulteriori scavi e studi. Una struttura particolare, identificata come una “Fontana etrusca” dagli scavi del 1870, suggerisce una funzione non solo di fonte d’acqua ma anche di lavatoio pubblico, risalente all’epoca etrusca.
In conclusione, il patrimonio culturale etrusco di Piansano, sebbene trascurato in passato, continua a fornire preziose informazioni grazie agli sforzi di archeologi e storici, arricchendo così la nostra comprensione di questa civiltà antica.
