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Rinvenuta una sepoltura medievale sotto il pavimento di Piazza San Marco a Venezia.

Gli scavi condotti da Federico Berchet e Giacomo Boni nel 1885 e 1889 sotto il pavimento di Piazza San Marco a Venezia hanno rappresentato un punto di partenza fondamentale per l’identificazione di antiche strutture. Questi primi esploratori individuarono murature e tracciarono una pianta dettagliata degli scavi, un patrimonio che oggi si rivela prezioso per gli archeologi impegnati nelle attuali operazioni di restauro dei masegni sotto le Procuratie Vecchie, dirette dalla dott.ssa Sara Bini per conto della Soprintendenza.

Gli scavi hanno portato alla luce strutture attribuibili all’antica chiesa di San Gemignano, nota come la chiesa dei Dogi, demolita nel XII secolo e successivamente ricostruita da Jacopo Sansovino nel XVI secolo. La chiesa fu poi abbattuta da Napoleone nel 1807 per dar spazio all’Ala Napoleonica.

Recentemente, durante gli scavi di restauro, è stata scoperta una sepoltura con spallette in laterizi contenente i resti di sette individui e il cranio di un bambino risalenti all’Alto Medioevo. Questa sepoltura suggerisce la pratica comune dell’epoca delle sepolture collettive, in cui le tombe venivano riaperte per fare spazio a nuovi defunti, mentre i resti del defunto precedente venivano spostati. La direttrice degli scavi, la dott.ssa Sara Bini, evidenzia che si tratta di una tomba in muratura con una certa monumentalità per l’epoca, suggerendo che le persone sepolte potrebbero appartenere all’aristocrazia medievale.

Questa scoperta rappresenta un importante contributo per approfondire le origini medievali di Venezia, alimentando l’interesse per ulteriori zone di scavo che erano rimaste inesplorate dal XIX secolo.

la Redazione

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