È morto a Managua, all’età di 92 anni, il cardinale Miguel Obando y Bravo, arcivescovo emerito di Managua. Ne ha dato notizia, con un breve comunicato, la Conferenza Episcopale Nicaraguense. La camera ardente è stata allestita nell’auditorium “Cardinale Obando” dell’Università cattolica “Redemptoris Mater”. Una messa di suffragio è stata presieduta nella cattedrale metropolitana dall’arcivescovo, il cardinale Leopoldo Brenes. Miguel Obando era nato a La Libertad, nell’attuale diocesi di Juigalpa, il 2 febbraio 1926. Sacerdote salesiano dal 1958, nel 1968 era stato nominato da papa Paolo VI vescovo ausiliare di Matagalpa e ordinato vescovo il 31 marzo 1968. Il 16 febbraio 1970 fu nominato arcivescovo di Manague e fu creato cardinale da Giovanni Paolo II nel Concistoro del 25 maggio 1985. Dal 1 aprile 2005 è stato arcivescovo emerito di Managua. È stato per il Paese, che vive oggi un momento difficilissimo, una persona di pace e di riconciliazione. Mediò prima, negli anni Settanta, tra il dittatore Anastasio Somoza e i guerriglieri sandinisti, e poi, nel decennio successivo, tra il governo sandinista di Daniel Ortega e i gruppi armati controrivoluzionari delle Contras. Il 2 aprile 2016 è stato dichiarato ufficialmente “Sacerdote nazionale per la pace e la riconciliazione”, con una legge approvata con 65 voti a favore e un solo voto contrario.