Il reverendo Bill Graham, una delle personalità religiose più influenti della storia americana, per decenni consigliere fidato dei presidenti che si sono succeduti alla Casa Bianca, è morto all’età di 99 anni. Dal 1992 soffriva del morbo di Parkinson. Le sue visite nello Studio Ovale risalgono ai tempi di Harry Truman e la sua consuetudine con i diversi presidenti che da allora hanno guidato gli Stati Uniti è proseguita fino all’era Obama. L’influenza religiosa di Graham, che seppe sfruttare ad arte le potenzialità offerte dai moderni mass media, si estese ben al di là dei confini degli Usa. Il “confessore in capo”, come venne ribattezzato, “ha predicato il Vangelo a oltre 215 milioni di persone in 185 Paesi del mondo”, si leggeva sul suo sito. Autore di oltre 30 libri, l’evangelico Graham girò il globo, anche oltre la Cortina di Ferro durante la Guerra Fredda, per portare la sua predicazione alle truppe Usa sparse nel mondo. Nato a Charlotte, in North Carolina, il 7 novembre del 1918, aspirava a diventare un giocatore di baseball. Ma dopo gli studi iniziò la sua carriera di pastore evangelico nelle periferie di Chicago, per poi divenire presto una figura spirituale di riferimento per le migliaia di reduci che tornavano dai fronti della Seconda Guerra Mondiale.