Bastava la prima nota che usciva dallo stereo e il silenzio piombava nella stanza; bastava la prima nota che usciva dal suo sax che lo stadio si zittiva e l’emozione ti rapiva. Massimo “Rudy” Trevisi aveva quel dono, di incantare.
Bastava la prima nota che usciva dallo stereo e il silenzio piombava nella stanza; bastava la prima nota che usciva dal suo sax che lo stadio si zittiva e l’emozione ti rapiva. Massimo “Rudy” Trevisi aveva quel dono, di incantare.