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India. Portano un cadavere in banca per chiedere i soldi per il funerale.

Gli abitanti di un villaggio indiano hanno creato panico e scompiglio in una banca portandovi “un cadavere” per reclamare del denaro. Protagonisti della vicenda sono i vicini di un contadino deceduto in una comunità rurale dello Stato di Bihar, nel nord-est del Paese, che avevano fino ad allora fornito cibo e aiuti essenziali all’uomo, scapolo e privo di alcun sussidio governativo, e che avrebbero rinvenuto il corpo senza vita solo molte ore dopo il decesso. Dopo avere preso atto della morte, iniziavano a rovistare nell’abitazione del defunto in cerca di denaro per pagargli il funerale.
Quelle persone, nel corso delle loro ricerche, non riuscivano a trovare alcun oggetto di valore o monete. A un certo punto, però, fu scovato un libretto di risparmio intestato al defunto da cui risultava che quest’ultimo teneva ancora depositata sul proprio conto corrente bancario una cifra equivalente a 1600 dollari, utile per organizzare una cerimonia funebre più che dignitosa. Intenzionati a farsi concedere tale cifra dalla banca di cui l’uomo era correntista, i vicini decidevano di recarsi presso quell’istituto di credito portando con loro il cadavere. Dopo oltre un’ora di ricatti e di occupazione, il direttore della filiale decideva di accontentare gli “occupanti” rilasciando loro una somma pari a 135 dollari che, anche se inferiore a quella depositata sul conto corrente del defunto, sarebbe stata sufficiente a organizzare una cremazione dignitosa.

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