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È morta Juliette Gréco, musa dell’esistenzialismo.

È morta l’attrice e cantante francese Juliette Gréco. Nata a Montpellier il 27 febbraio del 1927, aveva 93 anni. Icona della canzone francese, celebre anche per il suo ruolo d’attrice nello sceneggiato televisivo “Belfagor – Il fantasma del Louvre”. L’annuncio è stato dato dalla famiglia: “Juliette Gréco si è spenta mercoledì 23 settembre 2020, circondata dai suoi familiari nella sua casa tanta amata di Ramatuelle. La sua fu una vita fuori dal comune“.
Passione, battaglie, amore e risate intense” erano le parole che usava per riassumere la sua vita, straordinaria in scena e fuori. Nella sua lunga carriera, iniziata a metà degli anni Quaranta nei caffé bohemienne di Saint-Germain-des-Prés a Parigi, è stata la musa ispiratrice di tantissimi artisti da Miles Davis a Jean Paul Sartre, da Jacques Prévert a Serge Gainsbourg, da Boris Vian a Raymond Queneau che così scriveva: “Gréco, rosa nera dei cortili. Dalla scuola dei bambini imprudenti“. Settant’anni di musica, figura emblematica dell’esistenzialismo, una giovinezza marcata dall’impegno politico fin da quando giovanissima venne arrestata e picchiata dalla Gestapo nella Francia occupata dai nazisti, mentre insieme alla sorella Charlotte cercavano la madre deportata. Aveva solo 15 anni, per dieci giorni fu tenuta prigioniera dai nazisti prima di essere liberata perché poco più che una bambina. Il padre, di origine corsa, si era separato dalla mamma con Juliette molto piccola: cresciuta dai nonni, si era trasferita a Parigi quando la madre era andata a vivere in Indocina e lei non aveva neppure vent’anni.

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