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Cengio. “Troppi 150 euro alla chiesa per celebrare un funerale”.

È corretto che il sacerdote imponga una “tariffa minima” per celebrare un funerale? È il caso sollevato da un cengese, colpito da un recente lutto. “Lunedì, prendendo accordi con le onoranze funebri, siamo stati informati che si devono aggiungere 150 euro per le incombenze del sacerdote, da consegnare direttamente al prete, soluzione che lo stesso titolare delle onoranze funebri preferirebbe, o che le pompe funebri si presterebbero a consegnare. È una sorta di offerta minima obbligatoria, ed è proprio questo che non mi è andato giù. Se fare il sacerdote è una vocazione non ci dovrebbe essere un tariffario, ma si dovrebbe lasciare libera l’offerta; se, invece, deve essere considerato un normale lavoro, 150 euro per 40 minuti, senza nemmeno venire ad accogliere la salma sul sagrato, senza farci le condoglianze, senza accompagnarci al cimitero, mi sembra davvero una cifra non adeguata al servizio offerto”.

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