Indra Kumar Jha, 26 anni, è un fotografo di morti. Vive e lavora a Varanasi, sulle sponde del fiume Gange – il fiume più sacro per l’induismo – dove vengono cremati una media di trecento corpi al giorno. Le salme arrivano da tutta l’India, spesso semplicemente legate con una corda sul tettuccio dell’automobile o del risciò. Durante la cerimonia di cremazione Indra si propone alle famiglie per scattare un ritratto del loro caro defunto, poi corre a stampare le immagini in un piccolo laboratorio fotografico del centro cittadino. Le immagini sono un ricordo indelebile per la famiglia, ma servono anche come certificato di morte e poter, per esempio, prelevare il denaro del defunto. In India fotografare i morti è illegale: è per questo che Indra sulla parete esterna del suo negozio ha scritto “fotografo di matrimoni e compleanni” sopra al suo numero di telefono.
Il fotografo indiano che per mestiere ritrae i morti prima della cremazione.
24 Dicembre 2016, 04:43
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