Misure di sicurezza antiterrorismo rafforzate in Italia in prossimità delle feste natalizie e nuovi specifici interventi verranno attivati in seguito ai fatti di Berlino e Ankara. Gli investigatori italiani sono in contatto con le autorità tedesche per assumere informazioni più dettagliate su quanto accaduto. Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, e il capo della polizia, Franco Gabrielli, in contatto con i vertici dei servizi, stanno esaminando la situazione man mano che arrivano gli aggiornamenti. Già oggi potrebbe riunirsi al Viminale il comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) per valutare lo stato della minaccia. L’intelligence è da tempo in stato di massima allerta: l’offensiva della coalizione anti-Isis in Siria e in Iraq ha infatti accresciuto i rischi di azione terroristiche in Occidente, anche ad opera dei cosiddetti returnees, cioè combattenti in fuga dai teatri di guerra. Sul web e sugli organi di propaganda islamisti ci sono martellanti inviti a colpire. Il camion contro la folla al mercatino di Berlino richiama l’analoga azione di Nizza e risponde ad una precisa indicazione data dai portavoce dell’Isis. Venerdì scorso al Viminale si è riunito il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro Minniti, che si è concluso con la disposizione a “mantenere alto il livello di attenzione e vigilanza“. In vista delle festività natalizie è stato attuato un piano per garantire la massima efficienza dei dispositivi di prevenzione e controllo del territorio. A prefetti e questori è stato chiesto di rafforzare i servizi di controllo nelle aree che richiamano folle: centri commerciali, musei, stazioni, luoghi di culto, aree dello shopping natalizio. Non ci sono segnali specifici di allarme, ma lo scenario internazionale deteriorato può offrire l’occasione per l’attuazione di progetti terroristici.
fonte: www.rainews.it