Aveva ottantasei anni ed è morto nella casa-studio di Roma, città in cui viveva da oltre cinquant’anni e dove era approdato dalla sua Taranto, a cui è stato profondamente legato anche negli anni della maturità. Nicola Carrino è stato artista sofisticato, pensatore e teorico metodologicamente preparato, docente in alcune accademie italiane e, soprattutto, tra gli scultori europei più aggiornati a partire dalla prima metà degli anni Sessanta.