Era una figura storica Franco Romagnoli, rimasto tra i tavoli e gli amici fino alle ultime ore di vita nel ristorante di famiglia, “Al Moro”. L’oste romano, 85 anni, cresciuto nella trattoria presa in gestione dal padre nel 1929, si è spento giovedì notte nel sonno fa tra la commozione di congiunti, amici e decine di politici, imprenditori, industriali e attori. “Dopo il pranzo giocava sempre a carte con noi”, ricordano i frequentatori più assidui del locale, tra i quali molti residenti della zona a due passi da Fontana di Trevi. “Si alzava alle otto partendo da Monte Mario per fare la spesa e comprare ingredienti di qualità facendo il giro della città”. Tra i piatti tipici gli spaghetti al Moro ideati dalla mamma Elide: una carbonara leggera con il bacon al posto della pancetta, senza pepe, ma con peperoncino. I piatti tipici della cucina romana del locale di vicolo delle Bollette sono stati apprezzati anche da attori del calibro di Richard Gere e Robert De Niro, dagli ex presidenti della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e Sandro Pertini, da Massimo D’Alema. Per la vicinanza al teatro Quirino, spesso si incontrano personaggi dello spettacolo, specialmente la sera dopo le 23. Romagnoli lascia la moglie Nadia, i figli Andrea ed Elisabetta e i nipoti.