Sono passati esattamente trent’anni da quella notte del 15 aprile 1987 in cui Federico Caffè usci all’alba dalla sua casa alla Balduina, Roma, e consegnò alla Storia il mistero della sua scomparsa. Lui, come era successo per Ettore Majorana, cinquant’anni prima. Il grande economista e il geniale fisico nucleare. Accumunati da questo mistero. E da quella solitudine buia che ha un nome orribile e conseguenze fatali: depressione. Ci vuole davvero una grande mente per riuscire a scomparire nel nulla, senza lasciare traccia alcuna. Oppure un buon amico molto fidato?