fbpx

Visite guidate e musica al Dolmen di San Silvestro.

Sarà in occasione delle iniziative promosse per il mese di settembre dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) che il Dolmen di San Silvestro potrà essere nuovamente aperto al pubblico.
Domani, 1° settembre, sarà possibile accedere al sito archeologico grazie all’evento “Classica al Dolmen”, inserito nella rassegna “Magie di musiche e parole”, frutto della collaborazione sinergica tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari ed il Conservatorio “N. Piccinni” del capoluogo barese.
Per l’occasione speciale, un programma altrettanto speciale è stato orchestrato. Dalle 19.00 alle 20.30 i visitatori potranno conoscere i particolari storici ed archeologici del sito direttamente dai funzionari della Soprintendenza.
In seguito, alle 20.30, spazio verrà dato alla musica con la formazione PaReDigMa Guitar Quartet, composta da chitarristi diplomati e laureati al Conservatorio “N. Piccinni” di Bari. Antonio Palmisano, Vito Luca Ressa, Gennaro di Gennaro e Giorgio Mazza faranno ascoltare un repertorio che spazia dalla musica classica a ritmi etnici e colonne sonore, passando per scritture originali per quartetto di chitarre e trascrizioni. A precedere la loro esibizione, la performance della pianista giovinazzese Emanuela Eplite.
Il Dolmen resterà aperto dalle 19.00 alle 22.00 e vi si potrà accedere tramite un servizio navetta assicurato dal Comune di Giovinazzo. Sono previste partenze da Palazzo di Città, in Piazza Vittorio Emanuele II, ogni quarto d’ora, nella fascia oraria dalle 18.30 alle 19.30. Il ritorno dal sito è garantito ogni 15 minuti dalle 21.00 alle 22.00. Si incoraggia ad usufruire di tale servizio, evitando l’uso personale dell’auto.
Un evento che prosegue nel percorso di valorizzazione di uno dei monumenti funerari preistorici più significativi del territorio regionale e conferma l’impegno degli ultimi anni della Soprintendenza a voler incidere positivamente anche nell’area giovinazzese.

fonte: www.giovinazzoviva.it

Condividi
Indietro