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Modena. Il Comune “celebra” le unioni civili anche al cimitero.

 Unioni civili anche al cimitero. Il Comune ha cambiato le regole per le sepolture in città, recependo anche al camposanto le nuove disposizioni di legge sulle convivenze. Con le modifiche ai criteri di assegnazione delle tombe approvate dalla giunta Muzzarelli mercoledì scorso, infatti, “il diritto a essere vicini anche nella morte è ora esteso ai conviventi uniti civilmente“, spiega il Comune in una nota. Un pensiero poi è dedicato ai modenesi illustri che sono passati a miglior vita. Per loro, il Comune apre le porte del cimitero monumentale di San Cataldo. Ai modenesi che hanno avuto “grandi meriti a livello locale, nazionale o internazionale in campo culturale, scientifico, politico, storico, sociale o in altre discipline, dando lustro alla città“, il sindaco d’accordo con la giunta e il consiglio comunale potrà “autorizzare come riconoscenza della città la concessione di tombe libere, in particolare negli spazi dedicati al cimitero monumentale di San Cataldo, per una durata fino a 99 anni, la massima oggi prevista dalla legge”. Nuove regole anche per i cimiteri nelle frazioni dove fino a oggi potevano essere sepolti solo i residenti o i parenti di primo grado dei defunti già tumulati. Questa possibilità ora è estesa, tenendo comunque conto degli spazi disponibili, anche ai parenti di secondo grado in linea retta (nonni e nipoti) e collaterale (fratelli e sorelle). Il diritto arriva al terzo grado solo in caso di “premorienza”, cioè se a morire sono i figli prima dei genitori. I nuovi criteri “tengono conto della diminuzione delle sepolture tradizionali, in tomba o in campo e del trend di aumento delle cremazioni“, per le quali è ancora prevista la sepoltura in cellette nel cimitero prescelto, a prescindere da residenza o parentela.

fonte: www.ilrestodelcarlino.it

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