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Ricordando Gianmaria Testa, lo chansonnier scomparso.

L’ultimo incontro nel borgo medievale di Monteriggioni, su un piccolo palco, musica e canto di Gianmaria, racconti di viaggio di Giuseppe: “Per un caso straordinario e strano – ricorda Cederna – era venuto ad ascoltarci il mio fratello indiano, un compagno di viaggi e di vita, incontrato alle sorgenti del Gange. Mukul, professore di storia all’università di Delhi, non parla inglese né francese. Gianmaria parlava bene solo il francese. Si sono incontrati dopo lo spettacolo. E hanno cominciato a capirsi, descrivendo soprattutto viaggi lenti in treno, Gianmaria ferroviere, Mukul amante della storia del suo paese, la cui ossatura è costituita dalle ferrovie lasciate dagli inglesi: così ho visto come due persone possano diventare amici, nel giro di una cena, promettersi di rivedersi, davanti a un bicchiere di vino, ovunque ci si trovi, non fa differenza. Ecco, con Gianmaria si aveva l’impressione, come dicono i saggi, che il mondo, tutto il mondo, è sempre qui, dove siamo noi adesso“. Giuseppe Cederna, attore, scrittore, viaggiatore, uno dei tanti artisti che si ritroveranno, all’Auditorium, a rivivere l’emozione di un’amicizia, “Dalla parte di Gianmaria”, la sera del 22 settembre, tra musica d’autore e jazz, teatro e poesia.

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