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Civitavecchia. Il forno crematorio e l’ambientalismo finto dei Cinque Stelle.

Si apre un 2017 che è destinato a lasciare il segno sulla vita politica e non solo della città di Civitavecchia. Perché dopo due anni di chiacchiere, di dare la colpa sempre al passato, i salvatori della patria, i movimentisti che “sputavano” sui soldi Enel e poi con la SPA sono andati a trattare in tutto segreto, saranno chiamati ad affrontare tutta una serie di temi che non sono più rinviabili. In una città che non offre speranze per il futuro, la prima o meglio ultima chicca regalata è stata la bocciatura del referendum sul forno crematorio.

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