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Scandalo al Polo di Borgo Panigale: Cremazioni in Ritardo di Oltre Due Mesi, la Società Sottolinea l’Incremento Record delle Richieste.

Bologna, 9 febbraio 2024 – I ritardi nelle cremazioni, che possono superare i 60 giorni, stanno generando crescenti preoccupazioni. La consigliera comunale Paola Francesca Scarano, del gruppo misto Bologna più, ha segnalato la persistenza di questa situazione, iniziata alla fine del 2023. La scorsa settimana, addirittura, i Carabinieri sono intervenuti a causa di una lite tra un cittadino e alcuni dipendenti del polo di Borgo Panigale, presumibilmente legata ai prolungati tempi di attesa per le cremazioni. Scarano ha sottolineato l’inaccettabilità di dover aspettare diversi mesi per un servizio che comporta un costo considerevole, evidenziando l’aspetto umano della questione.

La consigliera ha evidenziato che il polo crematorio è sempre attivo per gestire le salme provenienti da fuori regione grazie a diverse convenzioni, ma il sistema è attualmente sovraffollato. La voce delle cremazioni nel Bilancio comunale è rilevante, ma non deve pregiudicare i diritti dei cittadini. Scarano ha presentato un’interrogazione per ottenere informazioni dettagliate sulla situazione complessiva e sui tempi previsti per eventuali investimenti in nuovi forni.

Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in Comune, Stefano Cavedagna, e la consigliera regionale di FdI Marta Evangelisti hanno espresso sconcerto per i lunghi tempi di attesa e i costi elevati. Hanno segnalato la presenza di bare e resti mortali in attesa di cremazione, sottolineando la giusta contestazione da parte dei familiari. Cavedagna ed Evangelisti hanno chiesto un’udienza conoscitiva urgente in Comune e un’interrogazione in Regione per fare luce sulla situazione grave e inaccettabile.

Il presidente di Bologna Servizi Cimiteriali, Simone Spataro, ha risposto alle critiche spiegando che la società è al lavoro per ripristinare i tempi ordinari. Ha attribuito il picco della domanda di cremazioni tra novembre e gennaio alla riconosciuta qualità del servizio offerto. Per gestire la situazione, è stata temporaneamente sospesa l’accettazione delle richieste provenienti da fuori della Città metropolitana, dando priorità al territorio per garantire la migliore cura e qualità del servizio.

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