Solo poche settimane fa è balzata agli onori della cronaca la notizia del ritrovamento di resti mummificati di “corpi a tre dita” in una tomba a Nazca in Perù, situata in una posizione segreta. Molti sono convinti che tutta la storia del ritrovamento del corpicino mummificato di un neonato, che sarebbe di presunta origine aliena, sia un’enorme truffa, ma dei cacciatori di #UFO del Regno Unito, Steve Mera e Barry Fitzgerald, hanno spiegato in un loro documentario una versione ancora più inquietante dell’accaduto dopo aver effettuato un’indagine approfindita in Perù. Ma andiamo a vedere nel dettaglio la notizia.
Una vera e propria tomba scoperta a Nazca.
I due ricercatori, come spiegano nel documentario, hanno parlato con i membri dell’Istituto Inkari, un team di ricerca archeologica a Cuzco, in Perù e questi avrebbero affermato di aver avuto i corpi di presunta origine extraterrestre dai predatori di tombe.
Mera, come ha dichiarato in un’intervista a Express, ha affermato che questi predatori di tombe li avrebbero scoperti in una tomba che si trova in una posizione segreta a Nazca in Perù. All’interno c’erano due sarcofagi, uno dei quali conteneva circa 20 piccoli corpi e ad alcuni mancavano le teste che poi sarebbero state ritrovate in seguito nei tunnel connessi alla tomba. Molti ricercatori sono convinti che gli alieni sarebbero già tra noi da molto tempo e che somiglierebbero agli esseri umani. Alcuni fra coloro che hanno scoperto la tomba erano certi di aver visto delle entità vive, alte circa due metri, fuggire per le gallerie quando li hanno visti arrivare. Inoltre nella stessa tomba sarebbero state ritrovate anche una grande creatura a tre dita e un bambino, tutti e due sepolti nelle vicinanze.