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Gela. Vietato morire: il Comune incassa, ma mancano i loculi.

Otto salme stazionano dal 30 aprile all’obitorio del cimitero Farello per mancanza di loculi. Nelle casse del Comune mancano le somme per realizzare nuove celle e restituire le circa 1500 requisite dal 2007 alle confraternite. Eppure, grazie alle concessioni edilizie e al rinnovo delle scadenze trentennali di spazi cimiteriali, al Comune sarebbero transitati oltre 6 milioni di euro. Somme pagate da titolari delle confraternite e privati cittadini, ma sparite nel nulla, considerato il dietrofront imposto dai dirigenti del Municipio al sindaco Domenico Messinese che aveva deciso di realizzare circa 70 loculi evitando di sottrarne altri con ordinanze straordinarie. Stamattina i familiari dei defunti avrebbero sporto formale denuncia alle forze dell’ordine. L’hanno fatto dopo avere protestato in Comune, trovando un muro di gomma dal primo cittadino e dall’assessore all’Ecologia e vice sindaco Simone Siciliano, per nulla a loro agio a chiarire lo stato economico delle casse comunali pesantemente vessate anche dalle ingiunzioni di pagamento del debito di 12 milioni di euro accumulato in tre anni con la Tekra per avere avallato servizi aggiuntivi non contemplati nel contratto di affidamento della raccolta dei rifiuti.

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