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La telecamera inchioda i «furbetti» del cimitero.

Un lavoratore che cedeva il proprio badge al collega il quale, nonostante fosse in ferie, si recava sul posto di lavoro per farlo risultare presente sia in entrata che in uscita. Un altro dipendente, invece, terminata la mattinata di lavoro, andava a pranzo a casa ma lasciava il badge al collega che glielo smarcava durante la pausa mensa per fargli ottenere il buono pasto.
Sono solo due dei 428 episodi finiti all’attenzione dell’inchiesta che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di dieci lavoratori in servizio presso il cimitero di Pozzuoli: si tratta di quattro dipendenti comunali e di sei lavoratori socialmente utili accusati, in concorso tra loro, di truffa e falsa attestazione delle presenze sul posto di lavoro mediante lo scambio improprio di badge elettronici.

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