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Due denunce fatte ai Carabinieri. Cofani funebri e scatole con resti accatastati al cimitero.

Due denunce presentate da imprese di pompe funebri bolognesi ai Carabinieri hanno evidenziato una gestione potenzialmente indecorosa delle salme e dei resti in attesa di cremazione presso il polo crematorio cittadino, situato nel cimitero di Borgo Panigale. L’emittente E’tv ha riportato la notizia, sottolineando presunte violazioni delle norme igienico-sanitarie e di polizia mortuaria.

Le segnalazioni riportano la presenza di bare e scatole contenenti resti umani, provenienti da estumulazioni, ammassati nel giardino antistante il forno crematorio. Alcuni di essi sono coperti con teloni per proteggerli dalle intemperie, mentre altri restano scoperti. Anomalie simili sono state segnalate anche al cimitero della Certosa, dove depositi facilmente accessibili mostrano cartoni contenenti resti mortali provenienti da altre regioni, in attesa di cremazione e accatastati in modo non conforme alle norme igienico-sanitarie, comportando potenziali rischi per la salute degli operatori del cimitero.

Uno degli impresari funebri che ha presentato una delle denunce ha definito la situazione “disumana e anche illegale”, sottolineando preoccupazioni riguardo agli aspetti antincendio e alle norme di polizia mortuaria. I Carabinieri hanno avviato accertamenti in seguito alle denunce, con l’ipotesi di coinvolgere anche i Nas per un sopralluogo.

Secondo alcuni operatori del settore funebre, questa situazione potrebbe essere collegata al numero elevato di cremazioni gestite da Bologna Servizi Cimiteriali, una società controllata in maggioranza dal Comune di Bologna. Tale azienda si occupa di fronteggiare l’afflusso consistente di salme provenienti da altre regioni, rappresentando circa due terzi del totale, in base a alcune convenzioni stipulate. I vertici di Bologna Servizi Cimiteriali, interrogati da E’tv, hanno dichiarato che la posizione della società sarà resa nota successivamente, nel rispetto dell’iter istituzionale previsto, dopo la prossima commissione fissata per il 7 marzo.

la Redazione

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