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Genova. Vuole una frase di De André sulla lapide del marito: il Comune dice no.

In direzione ostinata e contraria“, scriveva Fabrizio De Andrè, colui che meglio di tutti nell’Italia del Novecento ha saputo raccontare la pietà per gli ultimi e il coraggio di chi lotta anche quando le speranze sono finite. Non gli sarebbe piaciuto probabilmente quanto accaduto a Genova. I fatti: un uomo di 55 anni muore un mese fa. Una storia difficile alle spalle: fino all’ultimo gli è rimasta vicina la moglie. Quando la Socrem ha chiesto alla vedova quale frase volesse incidere sulla lapide, lei ha pensato alla “Smisurata preghiera” di Faber e non ha avuto dubbi: “Ostinato e contrario”. Ma l’epigrafe, a giudizio dei Servizi Cimiteriali del Comune cui spetta concedere il nulla osta per i lavori nel Tempio crematorio del Cimitero di Staglieno, “non è conforme ai criteri di dedica, di ricordo o di commemorazione”. Testo respinto.

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