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Rigopiano. Il generale Guido Conti e la lettera prima di suicidarsi: “Mi sento in colpa per quelle vittime”.

Si è ucciso venerdì 17 novembre con un colpo alla tempia destra, esploso da una pistola calibro 9. Lo hanno trovato nella sua auto parcheggiata alle pendici del monte Morrone. Il suicidio di Guido Conti, 58 anni di Sulmona, comandante provinciale del corpo forestale di Pescara, da ottobre in congedo dall’arma dei carabinieri, è il dramma di un uomo alle prese con mille tormenti professionali e umani. Due lettere trovate dopo la sua morte, una indirizzata all’ex premier Matteo Renzi in cui il generale difendeva il Corpo forestale contro l’accorpamento nell’Arma deciso dal Governo. L’altra, che conteneva ancor più i segni della sua cupa disperazione, indirizzata ai familiari (lascia moglie e due figlie) in cui il Generale dei carabinieri forestali cita la vicenda di Rigopiano che era fonte per lui di grande angoscia.

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