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Genova. Truffava soldi ai parenti dei defunti: manette al dipendente comunale.

Pretendeva e incassava direttamente dai parenti dei defunti i soldi per i servizi cimiteriali che avrebbero dovuto essere versati nelle casse comunali. In questo modo un dipendente del Comune ha truffato una somma ragguardevole, accumulando i contanti ricevuti dalle famiglie ignare del raggiro. L’uomo, tecnico dei servizi civici cimiteriali, impiegato al cimitero della Castagna di Sampierdarena, è stato arrestato a seguito di un’indagine interna del comune di Genova scaturita da alcuni controlli da parte della polizia locale che gli ha notificato l’avviso della misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa del processo. Le indagini, affidate alla procura di Genova, permetteranno di accertare quante e quali procedure irregolari di tumulazione il dipendente avrebbe arbitrariamente svolto in violazione del regolamento di polizia mortuaria. L’accusa è di truffa ai danni dello Stato, corruzione, falso e soppressione di cadavere. Sì, perché gli agenti del reparto di polizia giudiziaria hanno anche scoperto che il dipendente comunale aveva attestato di avere esumato le salme di 56 persone, mettendole nell’ossario generale, senza averlo mai fatto, ma anzi mettendo sopra altri feretri. In particolare, sono almeno due gli episodi di corruzione contestati dalla procura. Nel primo, il becchino si era fatto pagare 500 euro dal parente di un defunto per esumare il cadavere e spostarlo dal cimitero della Castagna a quello di Nervi. Nel secondo caso, invece, si era fatto consegnare 1.500 euro, a fronte dei 4.700 previsti secondo il regolamento cimiteriale, per spostare la cassetta dei resti di un altro defunto al cimitero di Parodi Ligure.

fonte: genovatoday.it

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