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Verona. Mazzette sui morti: quinto arresto.

E cinque. Con l’esecuzione anche dell’ultimo ordine di custodia cautelare nei confronti di Claudio Gastaldelli, 56 anni, detto “Zenti”, si chiude il cerchio sugli addetti alle celle mortuarie del Policlinico che avrebbero preteso per anni (pare almeno dal 2000) il pizzo dalle imprese funebri. E chi non versava l’obolo, i 30, 50 o 100 euro in nero, sarebbe stato “punito” col “dispetto” di vedersi consegnare dai cellisti le salme “in condizioni penose”, la bocca spalancata, occhi sbarrati, braccia rigide. Secondo il pm Valeria Ardito e il gip Luciano Gorra, le ditte di onoranze che non “allungavano la farina”, cioè non pagavano tangenti, avrebbero corso il rischio di figuracce davanti ai parenti dei morti, procurandosi una pessima fama e perdendo clienti.

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