Pensionato 64enne, più che benestante, una vita tranquilla, incensurato, con nessuna ideologia in particolare, assente sui social: lo stragista di Las Vegas è quanto di più lontano ci sia da un sospetto criminale. Eppure il 1 ottobre ha imbracciato il suo fucile semi-automatico e ha sparato sulla folla uccidendo 59 persone e ferendone oltre 500. Per alcuni il motivo che ha armato la sua mano va ricercato nell’infanzia ed è legato a un padre in cima alla lista dei “most wanted”. Per altri le due cose hanno poco a che fare l’una con l’altra. Intanto i media tracciano il profilo di Stephen Paddock che da uomo comune è passato (purtroppo) alla storia.
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