fbpx

La morte come rinascita: il progetto innovativo di Capsula Mundi.

La morte è inevitabile, ma cosa accadrebbe se potessimo trasformarla in un’opportunità di rinascita? La morte vista non come una fine, ma come un inizio del percorso di ricongiunzione alla natura. Questa l’idea da cui origina la filosofia di Capsula Mundi il progetto innovativo di due designer italiani, Anna Citelli e Raoul Bretzel.
Un progetto che si propone di ridisegnare la bara utilizzando materiali ecologici e simboli universali di vita come l’uovo, la posizione fetale e l’albero. Capsula Mundi trasforma il concetto di sepoltura senza interferire con le tradizioni culturali e religiose di ciascuno. Un albero, simbolo di unione tra cielo e terra, segnerà il luogo della memoria della persona scomparsa.
La Capsula, dalla forma arcaica e perfetta dell’uovo, è realizzata con materiali biodegradabili e contiene il corpo del defunto in posizione fetale o le ceneri. La Capsula viene poi “piantata” nella terra come un seme, sopra cui cresce un albero scelto in vita dal defunto e curato da familiari e amici.
I cimiteri tradizionali si trasformano così in boschi ricchi di vita. Capsula Mundi reinventa la concezione di sepoltura e riduce l’impatto ambientale.
Nuovi alberi vengono piantati, combattendo la deforestazione. La Capsula si decompone rapidamente, fertilizzando il terreno e permettendo alle piante di crescere rigogliose.
Attualmente, Capsula Mundi sta producendo e vendendo urne biodegradabili per le ceneri. La Capsula per il corpo, invece, è ancora in fase di sviluppo e non è ancora disponibile sul mercato.
Capsula Mundi non è solo un prodotto, ma un movimento culturale che invita a ripensare il nostro rapporto con la morte e la natura, trasformando l’esperienza dolorosa della perdita di una persona cara in un’opportunità di cura e rigenerazione per l’ambiente.

Condividi
Indietro