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Roma. A Prima Porta la truffa delle false cremazioni: i cadaveri fatti a pezzi.

Cadaveri fatti a pezzi a Prima Porta, invece di venire cremati. Sembra la trama di un film horror, invece è una nuova inchiesta della procura di Roma: sarebbe successo in almeno sei occasioni al cimitero Flaminio, fino a un paio di mesi fa.
E si tratterebbe del più macabro dei raggiri, che oggi costa ad alcuni dipendenti dell’Ama che lavorano nel camposanto e agli addetti di un’agenzia di pompe funebri l’accusa di vilipendio di cadavere. Sono stati indagati dal pm Pietro Pollidori. Il motivo di un’usanza così tetra?
Arrotondare lo stipendio, facendosi pagare privatamente dalle famiglie dei defunti che, a distanza di anni dalla tumulazione, non possono permettersi di sostenere le spese per la cremazione dei resti da spostare nell’ossario comune. Ma come funziona il business parallelo?

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