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Biella. Crematorio: poche decine i casi contestati dalla Procura.

Sono arrivate alla stretta finale le indagini sugli abusi al tempio crematorio di Biella. La Procura avrebbe individuati i casi, poche decine, di cui si hanno prove certe, da portare quindi in giudizio. La presenza di video, intercettazioni e la confessione di molti protagonisti, a partire dai dipendenti per arrivare all’ormai ex amministratore Alessandro Ravetti e al padre Roberto, titolare dell’impresa funebre di famiglia, portano verso uno scenario processuale ben definito: richiesta di giudizio immediato da parte della Procura, ricorso al patteggiamento per i dipendenti e al rito abbreviato per i vertici dell’azienda.

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