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Viterbo. Si fa pagare in nero per le estumulazioni: camposantiere a giudizio.

Si tratta del custode del cimitero di un borgo dell’Alta Tuscia, sotto processo con l’accusa di “induzione indebita a dare o promettere utilità”. L’imputato, un dipendente comunale in servizio dalle 7 alle 13, avrebbe chiesto soldi ai parenti dei defunti per effettuare nelle ore pomeridiane l’esumazione delle salme al costo di 300 euro l’una. E i compaesani avrebbero pagato, perché altrimenti avrebbero dovuto rivolgersi alle pompe funebri dei paesi vicini con tutti i disagi e gli oneri del caso.

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