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Sava. Attentato al sindaco, tre indagati: “È stato il racket delle sepolture”.

Ci sarebbe il racket delle sepolture dietro l’attentato incendiario che nel 2013 distrusse l’auto del sindaco di Sava, Dario Iaia, e quella di sua moglie, entrambi avvocati penalisti del foro di Taranto. Tre gli indagati raggiunti ieri dall’avviso di garanzia. Si tratta dell’imprenditore savese Fernando Antonio D’Ambrogio, titolare di un’agenzia di pompe funebri di Sava, e di due pregiudicati del posto, Antonio Urbano e Elio Luigi Ricchiuti. Devono rispondere, a diverso titolo, di incendio doloso ed estorsione in concorso tra loro.

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