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Gela. Uccide le figlie di 7 e 9 anni costringendole a bere candeggina, poi tenta il suicidio.

Insegnante di sostegno, con incarico a termine, Giuseppa Savatta, 41 anni, ieri alle 13 ha ucciso a Gela le due figlie. L’ha fatto nell’appartamento dove abita con la sua famiglia, al numero 5 di via Passaniti, nel centro storico della città industriale del Nisseno. Le bambine, Maria Sofia di 9 anni, e Gaia di 7, alunne della elementare Suor Teresa Valsè, erano ancora in pigiama quando la madre le avrebbe avvelenate costringendole con la forza a bere candeggina, fino a escoriarne la bocca, ed esercitando nel contempo una forte pressione alla gola delle piccole. Sarà l’autopsia a stabilire se le due sorelline sono decedute per gli effetti della candeggina o se per asfissia da soffocamento.

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