Da pochi mesi, Renzo Oldani ha inaugurato la Casa Funeraria a Azzate, situata in via Piave. Ciò che un tempo era una fabbrica è ora un edificio moderno e accogliente, circondato da un giardino attraversato da un tranquillo ruscello e adornato con piante selezionate con cura. La parola “cura” permea ogni aspetto dell’organizzazione: la cura dei luoghi, la cura delle persone, comprese quelle che hanno lasciato il loro corpo, e la cura dei dettagli.
La Casa Funeraria Campo dei Fiori è caratterizzata da un senso di pace. Con i suoi 1250 metri quadrati, offre uffici arredati con sobrietà ma con un tocco di classe. Ci sono cinque camere mortuarie, ciascuna dedicata a un fiore e una suggestiva sala del commiato. Grandi finestre consentono all’abbondante luce solare del giardino di entrare, mentre lucernari creano giochi di luce, accentuati da farfalle e stormi di uccelli in rilievo che decorano le pareti. Renzo Oldani spiega l’approccio innovativo e ecologico della struttura: “Ogni locale viene sanificato grazie a un moderno impianto che purifica l’aria. Ogni stanza è dotata di uno schermo per mostrare foto e video della persona defunta, accompagnati dalla musica preferita, selezionata tramite Spotify o da una collezione preparata da esperti di musicoterapia.”
Particolare attenzione è dedicata alla sala del commiato, che è concepita senza simboli religiosi per essere inclusiva di tutte le culture. Oldani afferma: “Vogliamo che sia multietnica. I tempi sono cambiati, e noi possiamo adattare la sala in base ai diversi credi religiosi. È il nostro modo di rispettare la diversità della nostra società.” Renzo Oldani, fondatore di una delle prime case funerarie in provincia di Varese nel 2005, sottolinea che dietro la creazione di questa Casa Funeraria c’è una profonda ricerca di spazi verdi e dettagli simbolici.
Il giardino è disseminato di simboli come sfere “spezzate” da cui fuoriesce la luce, un sasso a forma di cuore, un ponticello e un gazebo destinato ad ospitare un glicine. Oldani ha anche previsto un servizio di catering per offrire la possibilità di celebrare il rito funebre in un ambiente riservato. Ogni dettaglio, dal tavolo in pietra della sala del commiato alle scrivanie degli uffici, dalle porte a vetro agli specchi antichi, è stato studiato e voluto con cura.
Renzo Oldani sottolinea che dietro la sua missione non c’è solo l’offerta di un servizio accurato e diverso, ma soprattutto il rispetto per i defunti. “Per noi non ci sono ricchi, poveri, colpevoli o innocenti; ci sono solo persone, che lo sono anche quando non sono più in un corpo vivo.”
Accanto a Renzo Oldani ci sono il figlio più giovane e il genero, che, insieme alla moglie Mary, compongono la famiglia. Oldani sottolinea la sua fiducia nel fatto che continueranno a seguire la strada da lui tracciata molti anni fa, quando, a soli 23 anni, decise di abbandonare la falegnameria. Conclude affermando che dietro ogni defunto c’è una storia, e questa consapevolezza guida ogni loro scelta e azione.
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