Il momento del commiato quando muore un parente è un momento doloroso per la famiglia, ma è anche un momento in cui ci si stringe in un abbraccio con tutti coloro che partecipano la sofferenza.
E deve avvenire in un contesto decoroso, organizzato, in qualche modo anche elegante, non ultimo sicuro dal punto di vista igienico sanitario. L’usanza, tramandata da generazioni, di dare l’ultimo saluto fra le mura di casa, prima della funzione, religiosa o civile che sia, è ormai in disuso.
E in estate, con le alte temperature, non è neppure una buona idea.
Da tempo, nelle grandi città, sono state aperte le “case funerarie“, strutture private, spesso gestite dagli impresari di pompe funebri, organizzate proprio per offrire un posto dove accogliere i parenti e gli amici che vengono a dare l’ultimo saluto al caro defunto. Un’alternativa privata, e molto funzionale, agli obitori pubblici degli ospedali, dove spesso gli spazi mancano e non sempre c’è grande attenzione alla cura dei dettagli.
Adesso, anche a Grosseto, ha aperto una casa funeraria. L’idea è dell’impresa Rocchi, che l’ha aperta, e inaugurata da poco, proprio accanto al cimitero di Sterpeto.
fonte: maremmaoggi.net