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A proposito di imprese funebri e centri servizi…

Buona giornata Direttore!
Ho letto con interesse l’articolo del Prof. Cafari Panico, da lei pubblicato, sul quale ritengo opportuno intervenire con alcune osservazioni.
In primis la proposta di legge Gasparini non è la sola attualmente al vaglio del Parlamento; il numero minimo di necrofori in organico è argomento sul quale il Legislatore dovrebbe riflettere con attenzione.
Si scrive inoltre che alcune Regioni, tra cui la Lombardia, hanno svolto un egregio lavoro! Mi domando se si è letto il nuovo Regolamento Lombardo!
Nel testo si fa riferimento alla Legge Bolkestein, in vigore dal 2006, e si scrive che “non sono menzionati i servizi funerari né per disciplinarli, né per escluderli dal suo ambito di applicazione”; l’articolo 6, comma D, della legge recepita dall’Italia afferma invece che “le pompe funebri sono escluse dai servizi di trasporto”. La conseguenza che ne trae la Corte è che la nozione di pompe funebri va intesa nel senso ampio del termine, comprendendo una serie di servizi: l’iscrizione dei necrologi, la collocazione del defunto nella bara e il suo trasporto (termine errato: si trasporta ghiaia, gasolio, asfalto, pacchi, il defunto si trasferisce dal luogo del decesso alla dimora ultima. Stiamo parlando di persone che fino a 24 ore prima erano vicine a noi), qualificati tutti come prestazioni di pompe funebri nel senso stretto della parola.
Evito poi di addentrarmi sull’articolo 74 del Regolamento Lombardo in cui si assicura la forma congiunta, per poi sbagliare completamente nell’affermare di avere contratti d’appalto con Centri Servizi in via esclusiva. Mi domando se si è a conoscenza di cosa sia l’appalto, di quando scatta e per quale motivo. Si dovrebbe rammentare che l’attività funebre è discontinua e non programmabile, per i tempi necessari, per i chilometri da percorrere, per le ore di lavoro, per il costo della bara prescelta, per le operazioni che dovranno effettuare gli addetti nello svolgere attività diverse e mai uguali. Come si stabilisce l’appalto? Su quali basi?
Grazie per l’attenzione!

Jorio Ronca
ASNAF&AS

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