Ma che bel funeralone! C’era il sindaco, c’era il vescovo, c’era il marmista che ha pagato la lapide di tasca propria e ben due agenzie di pompe funebri che hanno suddiviso i costi. C’erano, soprattutto, il calore e l’affetto di tutta la città, una maestosa folla che si è riversata alle esequie di un’anziana signora di Como che viveva da sola. E così, recita la vulgata, la donna che credeva di essere rimasta isolata ha scoperto che in realtà tutti tenevano a lei.
Non solo: il vescovo ha detto che la donna ha portato i fedeli a interrogarsi sul senso delle relazioni autentiche, il sindaco ha aggiunto che la donna ha fatto ai cittadini il dono di farli ritrovare come comunità. Un bel funeralone, davvero. Peccato che l’anziana signora fosse morta da due anni e che fino all’altro giorno non se ne fosse accorto nessuno. Ma, bisogna riconoscere, interrogarsi sulle relazioni autentiche e ritrovarsi come comunità può richiedere un po’ di tempo; meglio non essere precipitosi.
Antonio Gurrado
fonte: ilfoglio.it