Il Tribunale Amministrativo, prima sezione di Lecce, ha inibito l’introduzione di salme nella “Casa del Commiato Madonna Immacolata” nel centro storico di Carmiano.
Sono tante le famiglie che scelgono la «Sala del Commiato» per ‘ospitare’ le persone che vogliono salutare per l’ultima volta chi non c’è più. Un tempo il dolore era custodito e ‘protetto’ tra le mura di casa, ma oggi che anche i riti dell’addio sono cambiati queste strutture che consentono una cerimonia intima prima della sepoltura hanno sostituito le abitazioni private. Purché rispettino le norme igienico–sanitarie e canoni di costruzione molto rigidi.
Anche nel centro storico di Carmiano, la «Casa del Commiato Madonna Immacolata» aveva aperto le sue porte per ospitare i defunti e le loro famiglie, ma il Tribunale Amministrativo Regionale ha inibito l’introduzione di salme. Con ordinanza del 7 novembre 2019, infatti, il T.A.R. Lecce, in persona del Giudice estensore Dott.ssa Patrizia Moro e del Presidente dott. Antonio Pasca, ha accolto l’istanza cautelare formulata dall’avvocato Ilenia Antonaci nel ricorso presentato nell’interesse di una cittadina di Carmiano.
In pratica, il Tribunale Amministrativo, prima sezione di Lecce, ha chiuso le porte della struttura, gestita da Riccardo Antonio Tarantino.
I Giudici amministrativi, inoltre, hanno ordinato al Comune di Carmiano di provvedere al riesame dell’istanza presentata dalla cittadina ricorrente, con cui lamentava il mancato esercizio da parte della stessa Amministrazione, oltretutto non costituitasi in giudizio, della verifica delle condizioni (ivi compresa quella di carattere igienico sanitario) per l’esercizio dell’attività di sala del commiato e dell’attività funebre svolte da Tarantino.
Il T.A.R. Lecce ha così fissato l’udienza pubblica del 11.3.2020 per la discussione del merito dell’intera vicenda.
fonte: leccenews24.it