La circolazione anomala di denaro.
Il problema che è emerso è che queste attività servivano per una circolazione anomalo di denaro. Ciò non è sfuggito alla Squadra Mobile e alla Finanza che hanno fatto scattare l’arresto per riciclaggio e falsa fatturazione. In questo contesto sono state indagate otto persone che nononostante non avessero un lavoro o svolgessero lavori con salario da reddito di cittadinanza, sui loro conti correnti piombavano somme da professionisti anche di 250 mila euro l’anno. Si tratta di persone che avevano prestato il loro conto corrente per far transitare il denaro del quale trattenevano il 10 per cento. Quindi avevano uno stipendio fisso di 1500 euro al mese.
L’illecito consumato a casa della necessità.
Come già accennato otto al momento le persone indagate. Queste ultime, dopo aver prelevato i contanti versavano il denaro a chi aveva organizzato la trasferenza. Con questo stratagemma gli indagati erano riuscito ad avere un conto a sei zeri nonostante un reddito minimo. Uno dei soggetti indagato davanti al suo legale di fiducia avrebbe dichiarato di essere stato costretto a quel comportamento illecito perchè mosso dalla necessità.