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È morto Roger, l’enorme canguro “culturista” diventato una star di internet.

Il canguro Roger, diventato una celebrità del web grazie per l’imponente stazza e la muscolatura da “culturista”, è morto di vecchiaia presso il Kangaroo Sanctuary di Alice Springs, in Australia. Ad annunciarlo, con un post su facebook colmo di tristezza, è stato Chris “Brolga” Barns, l’uomo che lo salvò dal marsupio della madre poco dopo essere stata investita e uccisa su una strada. Il santuario, che oggi ospita una cinquantina di canguri, fu allestito proprio per allevare Roger, ma col tempo è diventato una casa sicura per molti altri esemplari in difficoltà e bisognosi di cure e di amore. A causa della mole impressionante (era alto due metri e pesava 89 chilogrammi), Roger divenne ben presto il maschio dominante dell’intero santuario, nel quale ha convissuto felicemente con dodici “fidanzate”. Divenne una star della rete quando il suo salvatore iniziò a diffondere fotografie e video che ne mettevano in luce la forza e la possente muscolatura. L’immagine che lo ha reso celebre in tutto il mondo fu pubblicata nel 2015 e lo ritraeva mentre teneva fra le zampe un secchio di metallo, piegato come gomma sotto la forza impressionante dei suoi enormi muscoli. Si è spento all’età di 12 anni, un’età leggermente inferiore alla sopravvivenza massima in natura di questi animali. I canguri possono infatti vivere fino ai 14/18 anni, ma raramente li raggiungono: quando si palesano i primi “acciacchi” diventano facili prede dei dingo, i cani selvatici australiani, che li attaccano per cibarsene. In cattività questi marsupiali possono addirittura arrivare a sfiorare i 30 anni, ma Roger viveva in un santuario e non era un prigioniero.

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