“Gli sguardi degli altri. Me li sento addosso. I loro sorrisini quando osservano le mie scarpe da ginnastica vecchie, i miei jeans sdruciti, il mio maglione col collo alto. Mi chiamano clocharde, barbona“. Emilie è una vita di diciassette anni che ha tolto il disturbo perché a scuola non ce la faceva più. Abitava in Francia, a Lille. Era la prima della classe. Solo dopo la sua morte i genitori hanno trovato il diario che lei aggiornava di continuo e hanno deciso di pubblicarlo.