L’8 settembre 1905 un fortissimo terremoto scuoteva la Calabria centrale tirrenica, lasciando devastazione e purtroppo molte vittime fra Cosenza e Nicotera.
É considerato uno degli eventi più forti della recente storia sismica italiana. Sebbene vi sia stata in passato incertezza sull’esatta magnitudo, in molte pubblicazioni viene considerata una magnitudo 7.1 Richter.
La scossa fu avvertita in tutta l’Italia meridionale, fino a Napoli ed in Puglia, ma anche sulla costa albanese e nel centro Italia. Creò gravissimi danni facendo crollare migliaia di abitazioni in centinaia di paesi.
A peggiorare la situazione fu l’onda di tsunami generata dal sisma, che colpì il tratto di costa fra Vibo Marina e Tropea ed il litorale di Scalea. Le vittime furono 557, i feriti 3000 feriti e gli sfollati 300.000. La maggior parte delle vittime si concentrò nell’area di Capo Vaticano, dove si raggiunse un’intensità macrosismica dell’XI grado nella scala Mercalli.
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