Muore a Comabbio, in provincia di Varese, Lucio Fontana, pittore e scultore italiano, padre del movimento spazialista. Nel 1946 pubblica a Buenos Aires il “Manifiesto blanco” in cui esorta a superare una visione “stagnante” dell’arte per una che comprenda le dimensioni di spazio e tempo. Il suo intento è quello di andare oltre l’astrattismo e il realismo pittorici per approdare a forme e ad energie nuove, vibranti sotto la superficie della tela.
Fontana raggiungerà una fama universale grazie alle sue tele – spesso monocrome – attraversate da squarci e tagli che intendono rappresentare la sua volontà di superamento delle distinzioni classiche fra pittura e scultura e aprire l’opera alla tridimensionalità.
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