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Un emendamento della relatrice Maturani fa ripartire l’iter dell’AS1611.

Con un emendamento di poche parole la Senatrice Maturani (PD) ha tolto dal tavolo, e la commissione sanità del Senato si è dichiarata d’accordo, uno dei problemi che frenava l’approvazione in Commissione e poi in Aula della riforma del settore funerario. In tal modo la commissione Bilancio del Senato non dovrebbe avere problemi a dare il proprio benestare. Con questo emendamento si vanno ad eliminare dal testo sulla disciplina attività funerarie le detrazioni fiscali previste per le spese funebri, il 75%, fino ad un massimo del 50% di 7.500 euro, per spese funebri, per le opere lapidee cimiteriali e per la relativa accessoristica funebre. In alternativa l’articolo che si avvia ad essere stralciato prevedeva la detrazione, sempre al 75% e fino al 50% di 7.500 euro, dei premi, rateali o in unica soluzione, corrisposti ad una società di assicurazioni per la previdenza funebre o cimiteriale. Niente da fare neppure per le detrazioni, al 40% o al 50%, delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione o restauro di tombe, cappelle, sepolcri e manufatti cimiteriali in genere.

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