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Audizione di Federcofit sul Regolameno Regionale lombardo.

La proposta di regolamento attuativo sui servizi funebri e cimiteriali non è perfettamente conforme al dettato della legge regionale della Lombardia. È quanto ha segnalato Federcofit durante un’audizione davanti alla Terza Commissione Consiliare competente sulla materia, convocata in vista dell’approvazione del regolamento sulla legge regionale 33/2009 con le integrazioni della legge 4/2019. “Abbiamo voluto portare le nostre osservazioni e il nostro contributo in merito alla delibera in discussione, sottolineando che la legge regionale è scritta bene e dovrebbe essere pienamente attuata”, ha dichiarato Cristian Vergani, presidente nazionale di Federcofit. “Abbiamo dunque invitato i componenti della commissione ad approfondire meglio alcune questioni, come quelle relative ai requisiti minimi per i cosiddetti centri servizi che collaborano con le imprese funebri o alla dispersione delle ceneri dei defunti fuori dalla regione”.
Nell’audizione, Federcofit ha espresso apprezzamento su alcuni punti del regolamento, in particolare relativi al divieto all’intermediazione anche tramite piattaforma web, al trasporto funebre realizzato da più imprese, alla custodia dei feretri in numero superiore alle sale per osservazione/celebrazione e alla realizzazione di una piattaforma informatica per la gestione delle attività amministrative. “In questo momento storico, il settore funerario si appresta a grandi cambiamenti. Ad esempio, per quanto riguarda la digitalizzazione delle pratiche burocratiche, il sempre maggiore ricorso alla cremazione e la diffusione delle case funerarie. In questo contesto, ci siamo sempre impegnati per garantire la trasparenza nel settore del lavoro, ad esempio contrastando il caporalato e l’impiego di personale non qualificato, e per offrire la massima qualità e professionalità del servizio alle famiglie dolenti. Chiediamo dunque alla Regione Lombardia di varare un regolamento attuativo che possa essere anche sfidante per le imprese funebri, ma nel nome della legalità e dell’innalzamento degli standard di questo delicato servizio alla comunità”.

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