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Spese funebri: è possibile detrarre l’acquisto del loculo?

Sono detraibili come spese funebri, secondo il Testo Unico delle imposte sui redditi, i costi sostenuti a diverso titolo in dipendenza della morte di persone: è possibile scaricare, ad esempio, non solo le spese strettamente relative alle onoranze funebri, ma anche quelle relative al trasporto e alla sepoltura, o, ancora, la fattura del fiorista, quella per gli annunci e quella per i diritti cimiteriali pagati al Comune. La spesa per l’acquisto o la prenotazione del loculo rientra dunque tra quelle detraibili, ma, perché si possa scaricare dalle imposte, deve essere sostenuta in occasione della morte di una persona: è quanto chiarito da una recente circolare dell’Agenzia delle Entrate che ha chiarito che deve esserci, nel collegamento tra la morte di una persona e i costi sostenuti, un criterio di attualità: pertanto, anche se non è infrequente che un cittadino acquisti o prenoti un loculo in previsione della propria morte per sollevare gli eredi da questa incombenza, l’acquisto, non avvenendo in diretta dipendenza dalla morte dell’individuo, è indetraibile. Certamente la disposizione potrebbe apparire discutibile, in quanto l’acquisto del loculo, anche se avviene anticipatamente rispetto alla morte, è strettamente correlato al decesso: la stessa indicazione vale peraltro quando la spesa avviene in un tempo successivo alla morte, ad esempio in relazione al trasferimento del defunto in altro loculo.

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